Varese deserta, partenza, cappelli di paglia (non alla Micheal Jackson) volo in ritardo (zingarate rulez), Santorni, panchine come letti, ospitalità greca fatta a bottiglia d'acqua gelata, Marillia village e la sua piscina, la Mytos da subito, brindisi a chi è lontano dove spira troppo vento, Santorini camping e i suoi sassi sotto la schiena, galli e professori notturni, non gettare la carta igienica nel cesso (?!), gyros pitta dallo zozzone, la Super Cuore, tramonto è applauso, caffè greco è sabbia, red beach, panini cotto-formaggio, Ios, contrattare il prezzo da veri italiani, Far Out, Manganari senza vento, 1 vinta 1 persa, gli Inglesi, l'Inter che già rosica e l'Italbasket che già disillude, Holiday skin, il battello dell'Ammmore che non ferma a Paros (per fortuna), polipi che pettinano e non ingrassano, randagi in attesa di pornodivi newage, professori che appaiono gaii su una nave e ricordano il mio 18 e il suo 28 (avranno un senso sti numeri, no?), ancora Santorini ma senza cappelli uguali, come farà a comporre il numero con quelle dita, Italiano be quiet, lo stile di nuoto Manneolo (olimpico dal 2008), extracomunitari che si imbarcano senza C.I. , partite a scopa e ancora Mytos. Ritorno a Varese in camper, cerchio delle ferie che si chiude, semplicemente con un Grazie Raga. come sempre.

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