29 gennaio 2007
19:29

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tra porta e porta *

posted by Unknown
Esco e chiudo delicatamente la porta di servizio. Nelle orecchie quel "clack" tipico delle porte con maniglione antipanico è ancora nitido, dietro di me una porta blu con dall'altra parte un anno e mezzo di "lavoro" pause comprese, collaborazione, amicizia, insegnamenti in ambito professionale ma non solo, legami forti e meno forti, sorrisi, gran divertimento, scoperte, esperienze, colleghe (pochi maschi in pleon per fortuna), piani alti e soppalchi, molti caffè, sale ovali, sbattimenti e novità online... dentro un misto di gratitudine, rispetto e stima per le persone con cui ho lavorato, consapevolezza di uscirne arricchito e in fondo un po' di tristezza per quella porta chiusa dietro di me che ho sempre visto dall'altro lato.. una tristezza bella però, quella che hai quando finiscono esperienze positive e che ti dà la forza e la voglia di aprire quella nuova porta che hai davanti.
Il blog è senza dubbio lo strumento migliore per salutare e ringraziarvi di tutto.
Have fun!


*se qualcuno sa come si chiama quello spazio tra porta e porta (tipo nei supermercati o in banca..) poteva dirmelo prima.. evitavo di scervellarmi per un pomeriggio.. vestibolo è corretto a metà..

26 gennaio 2007
09:10

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shhhhh!!!

posted by Unknown
It doesn't show signs of stopping
And I've bought some us corn for popping
The lights are turned way down low

Let it snow, let it snow, let it snow


Silenzio.
Me la trovo sulla giacca uscendo per prendere il treno, come i popcorn dopo un cinema.
Nevica.
Vero, poco rispetto all'anno scorso, ma tanto basta a farmi stare bene, una spruzzatina giusto per ricordare che esiste anche Lei... e non importa se leNord impazziscono al punto di arrivare in orario alla mattina (treno perso per questo) e di accumulare un ritardo di 1 ora e 10 alla sera, sopprimendo tre treni (che suona molto cavallo malato che non ce la fa più a correre).
Beh, quest'anno ho sbagliato la previsione di un giorno.. sto perdendo colpi...
18 gennaio 2007
09:35

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diaPositive

posted by Unknown
shtlak! (onomatopea della diapositiva caricata dal videoproiettore nella mente)*
- il clima che si sente in spogliatoio (odori a parte) prima e dopo le partite.. bello, a parte che temo qualche compagno stia diventando finocchio..
shtlak!
- il legame colloquio-telefono (che regolarmente vibra mentre ne stai facendo uno) e il legame telefono-colloquio (numeri tronchi o privati che compaiono e comunque vada ti fanno sentire carico).
shtlak!
- la faccia preoccupata del Lele e del Logia all'ingresso del canalone d'Olen ad Alagna e la loro faccia, molto simile, ma più sullo stanco/soddisfatto staccandosi gli sci prima della funivia.
In ogni caso quando scio, godo.
shtlak!
-
derby vinti, Milan che vince.
shtlak!
- svegliarsi alla mattina senza preoccupazioni di sorta, e con la piacevole consapevolezza di poter scegliere che strada percorrere.
shtlak!
- la seconda serie di prison break in inglese... figata! (su emule-tv stanno comparendo anche coi sottotitoli in italiano ora).
shtlak!
- auguri..
shtlak!
- il terzo colloquio.. forse "the one".. ma non si dica che il discreto pezzo di signorina con cui ho parlato influenza la mia scelta!
shtlak!
- perturbazione in arrivo.. ma silenzio che si spaventa se no.. shhhhhh!!
shtlak!
- cene, aperitivi, viaggi in treno, lavori, progetti di viaggi o in generale istanti con Amici che ti fanno capire che i rapporti con le persone che per te contano sono proprio di un'altro livello rispetto a tutto... e il tempo non li scalfisce.
shtlak!
- mi sento in forma. bene.
shtlak!
shtlak!

shtlak!
shtlak!
shtlak!

merdas, mi sa che sono finite.. ce ne saranno altra da caricare..


*"vite brucciacchiate - ricordi confusi di una carriera discutibile" - Elio e Le Storie Tese... da cui ho tratto questo geniale shtlak. libro divertentissimo che consiglio a tutti gli appassionati e non. grazie a chi me lo ha regalato!
9 gennaio 2007
09:09

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changes

posted by Unknown
Periodo di cambiamenti, per la prima volta potrebbe calzare il detto "anno nuova, vita nuova".
Da quando avevo 5 anni è il primo anno che la sera di "fine vacanza" non sento quella tipica tristezza da studente che si avvia nuovamente verso la fauci di professori che troppo spesso ti fanno andare malvolentieri a scuola; siano essi la prima maestra delle elementari che ti faceva credere, per il suo idioma, che le calze in realtà si chiamassero e scrivessero "galze", alcuni prof delle superiori che ti facevano cadere gli attributi a sentirli parlare o professoroni universitari per i quali la loro materia era la conoscenza più importante dell'universo.
Ora è tutto diverso ed ammetto di non essermi ancora abituato alla nuova condizione di neo-laureato/disoccupato/fancazzista.. forse perchè non so bene come definirmi in questo momento...
Probabilmente i primi colloqui mi daranno un'idea di quello che andrò a fare, fino ad allora mando in giro curriculum (che parolone!) e mi esalto anche solo se rispondono "ehi bello, abbiamo letto la tua mail", coltivo la mia parte poco seria in modo da mantenermi un po' coglione nonostante il lavoro che secondo qualcuno dovrebbe farmi diventare "serio", organizzo giornate di sci (in realtà la mia più grande preoccupazione in questo mese), lavoro un pochino, aspetto le 22.30 di giovedì perchè cominciano le nuove puntate di "The Shield" e, convinto da amici nerd, abbandono windows per ubuntu (linux) che applica al software un concetto filosofico della cultura tradizionale africana... (ringrazio Milo e Mino per questo... ma le faccine di msn le tengo lo stesso:)


"Una persona con ubuntu è aperta e disponbile agli altri, non si sente minacciata dal fatto che gli altri siano capaci e migliori perché possiede una certezza che deriva dal sapere di appartenere ad un gruppo più grande e che è diminuito quando gli altri sono umiliati o sminuiti, quando gli altri sono torturati oppure oppressi."

Chissà, magari non serve solo nel campo del software libero..


3 gennaio 2007
11:33

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200SETTE

posted by Unknown
il 2006 era partito con la consapevolezza e la speranza che sarebbe stato migliore di un 2005 non troppo convincente e, come al solito, si può dire che in parte così è stato. gran parte.
Tutti in questo periodo fanno un gran bilancio dell'anno, ripercorrono gli eventi personali, locali, nazionali e mondiali... e quasi per tutti si arriva alla conclusione, augurio e speranza che con l'anno nuovo le cose migliorino, anche se alla fine l'anno passato non è stato poi così male..
Pochi cazzi, per me il 2006 è stato un grande anno, irripetibile probabilmente..
SETTE motivi (in ordine cronologico):

1. Grande nevicata del 27/1 paragonata a quella dell'85.
2. Olimpiadi invernali a Torino.
3. Tre deficienti volano a scoprire l'est europa (Kiev) e vengono persino nominati sulla gazza.
4. L'Italia repubblicana compie 60 anni.
5. Italia Mondiale.
6. Scendo finalmente sotto Roma (mai prima a causa di lungaggini burocratiche per il passaporto).
7. Laurea (e non solo la mia nello stesso anno complimenti a giorgino, marco paolo e andrea vr, + vari compagni di squadra).

Il 200SETTE deve proprio impegnarsi... secondo me si deve concentrare bene su degli obiettivi ben precisi... SETTE (ordinati a casaccio):

1. Neve: il 2006 ha chiuso male.. il nuovo anno può stupirci.
2. Sport: per superare un mondiale serve uno scudetto a Varese come minimo... o che vinca l'inter e glielo tolgano per Morattopoli.
3. Donne: qui non è che ci si debba impegnare più di tanto per fare meglio.
4. Lavoro: giostra dei colloqui da iniziare, primo impiego, ferie (è bello iniziare pensando alle pause)
5. Viaggi: basterebbe oltrepassare l'Atlantico.
6. Or.Ma: tornare in serie A imbattuti è d'obbligo.
7. Tempo: una migliore gestione sarà necessaria.

Detto questo, anche se il compito sarà difficile, mi impegnerò perchè il nuovo anno sia meglio del precedente.. consapevole del fatto che tutti gli avvenimenti positivi (elencati e non) sono legati a delle persone con cui ho avuto la fortuna di condividerle e che ringrazio sinceramente, anche se non ce n'è bisogno! Ovvio poi che ci sono stati anche avvenimenti negativi, non citarli non vuol dire cancellarli.. ma preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno in ogni caso!
Ecco quindi l'augurio che faccio a tutti.. non che il nuovo anno sia migliore, ma che ognuno di noi dia tutto se stesso perchè lo sia... e poi vada come vada!